Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa di Beltrame.
 
 La CONTESSA e BELTRAME
 
 la Contessa
 Caro messer Beltrame
 che complimento è questo?
 Sono al pranzo invitata,
1050vengo per farvi onore,
 col stomaco a digiuno
 l’ore sen vanno e non mi bada alcuno?
 Beltrame
 Non si è potuto ancora...
 perché... perché finora...
1055un certo letterato
 col mio figlio dottore ha disputato.
 la Contessa
 Guardate e pure è vero.
 Delle pessime lingue
 non ne mancano mai. Testé m’han detto
1060che vi fu in casa vostra una rovina,
 perché il dottor volea sposar Rosina.
 Beltrame
 Ah signora contessa
 sono un uom disperato,
 amor mi ha assassinato.
1065Quel bastardel di amore
 rovinarmi pretende il mio dottore.
 Un uom di quella sorte,
 un’arca di sapere,
 un mostro di natura,
1070un uom sì virtuoso,
 un uom che si può dir spettacoloso!
 la Contessa
 (Povero disgraziato!
 Non sa quel che so io). Non crederei,
 doppo quel che mi ha detto,
1075mi facesse un’azion sì impertinente.
 (Il divertirmi non mi costa niente). (Da sé)
 Beltrame
 Tocca a voi, se vi preme
 l’onor d’esser sua sposa,
 tocca a voi a parlar.
 la Contessa
                                      Sì, ad ogni costo
1080perder non vo’ sì amabile tesoro.
 Beltrame
 Cara la mia figliuola
 quanto mi consolate.
 Piangere voi mi fate.
 Se sarete mia nuora
1085saprò ben io rimeritarvi allora.
 la Contessa
 Ma dov’è Bernardino?
 Beltrame
 Il signor Bernardino
 mandiamolo a chiamare. Ehi chi è di là?
 Vanne dall’illustrissimo
1090signor dottor, digli, se si contenta,
 che da me favorisca immantinente.
 Faccio per insegnare a questa gente.
 la Contessa
 Certo è una bella cosa
 trattar con civiltà.
 Beltrame
1095Se sarete mia nuora... Eccolo qua.
 
 SCENA II
 
 BERNARDINO e detti
 
 Bernardino
 Salve pater, salvete
 domina comitissa.
 Beltrame
 Sì sì la comitissa
 vi vuol dare un salvete in su la testa.
 Bernardino
1100Quare, domina, quare?
 la Contessa
 Parvi che sia un trattare
 da signor, da dottore?
 Beltrame
 Ella ti porta amore,
 ella per te sospira e si martella
1105e tu colla Rosina...
 Bernardino
                                    Oh bella, oh bella!
 E voi ve lo credete? (A Beltrame)
 Contessina ridete,
 per mio divertimento
 scherzai colla ragazza ed ha creduto
1110Pasquina mia sorella
 ch’io facessi da vero, oh bella, oh bella!
 Beltrame
 Ah non è ver?
 Bernardino
                             No certo.
 Beltrame
 Non vuoi sposarla?
 Bernardino
                                      Oibò.
 Beltrame
 E non l’ami né men.
 Bernardino
                                        Dico di no.
 Beltrame
1115Giuralo.
 Bernardino
                   Ve lo giuro
 da galantuom.
 Beltrame
                             Non basta.
 Bernardino
 Sull’onor mio.
 Beltrame
                             Né meno.
 Se vuoi ch’io creda e che non pensi male,
 giurami su la laura dottorale.
 Bernardino
1120Giuro per Giustiniano.
 Beltrame
 Chi è il signor Giustiniano?
 Bernardino
 È il gran leggislatore.
 Beltrame
 Giurami sul caratter di dottore.
 Bernardino
 Sopra il mio dottorato
1125vi faccio il giuramento.
 Beltrame
 Ah ti credo, ti credo; or son contento.
 
    Era impossibile
 che un cor sì nobile
 quella pettegola
1130volesse amar.
 
    Contessa amabile
 Cupido e Venere
 quel cuor sì tenero
 vuol consolar.
 
1135   Son tutto in giubilo,
 ritorno giovane,
 un bel solletico
 mi fa brillar.
 
 SCENA III
 
 La CONTESSA e BERNARDINO
 
 Bernardino
 (Doppo quello che ho fatto
1140e che ancor non si sa, se il padre irrito,
 il buon tempo per me sarà finito).
 la Contessa
 (Non sa che mi sia noto
 quel che publico ha reso
 dopo del suo ritorno il cancelliere
1145e mi voglio cavar doppio piacere).
 Bernardino
 Voi sapete chi sono;
 creduto non mi avrete
 di una viltà capace
 e chi aver non mi può lo soffra in pace.
 la Contessa
1150Tutte sospireranno
 l’onor di possedervi.
 Bernardino
                                        Oh se sapeste!
 Quando mi dottorai
 per la cittade andai
 coi tamburi e le trombe e col bidello
1155e mi dicean tutte le donne: «Oh bello!»
 la Contessa
 (Oh pazzo da catene!)
 Bernardino
 Voi mi volete bene?
 la Contessa
 Potete immaginarvi,
 chi potria non amarvi?
 Bernardino
1160Datemi dell’amore un testimonio.
 la Contessa
 Non si potrebbe fare un matrimonio?
 Bernardino
 Con chi?
 la Contessa
                    Fra voi e me.
 Bernardino
                                              Dite davvero?
 la Contessa
 Il labbro mio è sincero.
 Pensateci signore,
1165ritornerò fra poco.
 (Vo’ con tutti costor prendermi gioco).
 
    Che bel piacere,
 che bel diletto
 giocondo in petto
1170serbare il cor.
 
    Non vi è nel mondo
 piacer maggiore
 di un dolce amore,
 di un grato ardor.
 
 SCENA IV
 
 BERNARDINO e PASQUINA
 
 Bernardino
1175Non so che dir; Rosina
 veramente mi piace;
 perderla mi dispiace
 ma per questa ragione io non vorrei
 precipitare gl’interessi miei.
1180Purtroppo ho da sentire
 mio padre a strepitar e se potessi
 la contessa Clarice aver in sposa,
 rimediato sarebbe ad ogni cosa.
 Pasquina
 Bravo, bravo davvero!
1185Bella riputazion!
 Bernardino
                                  Su via sorella
 per la sposa novella
 preparate le stanze.
 Pasquina
                                       E chi è costei?
 Bernardino
 Una che è degna degli affetti miei.
 Pasquina
 E Rosina?
 Bernardino
                      Rosina
1190per sempre dal mio cuor l’ho discacciata.
 Pasquina
 Se voi dite da ver son consolata.
 Bernardino
 I pari miei non scherzano.
 Pasquina
 Viva il signor fratello,
 viva il signor dottore.
1195Per grazia, per favore
 il nome della sposa
 mi permette signor ch’io gli domandi?
 Bernardino
 La contessa Clarice, ai suoi comandi. (Parte)
 
 SCENA V
 
 PASQUINA, poi FABRIZIO
 
 Pasquina
 La contessa Clarice?
1200Capperi! Questo sì ch’è un buon partito.
 Nobile anch’io ritroverò il marito.
 Fabrizio
 Pasquina.
 Pasquina
                      Con licenza,
 un poco di signora.
 Fabrizio
 Tempo vi par di tormentarmi ancora.
1205Se sposa mia sorella
 sarà di Bernardino...
 Pasquina
 Il signor Bernardino
 è sposo, è ver, ma non della Rosina,
 egli sposar destina,
1210egli d’amar s’impegna
 una che del suo cuor sarà più degna.
 Fabrizio
 E chi è costei che ha meriti sì grandi.
 Pasquina
 La contessa Clarice, ai suoi comandi.
 Fabrizio
 Dunque mi disprezzate?
1215Dunque più non mi amate?
 Pasquina
 Anzi vi voglio ben ma...
 Fabrizio
                                             Questo ma
 cosa conclude mai?
 Pasquina
 Oh il ma vuol dire delle cose assai.
 Col ma talor si toglie,
1220col ma talor si dona,
 ora è cosa cattiva ed ora è buona.
 
    Per esempio si suol dir:
 «Quella tale già si sa
 che è ripiena di bontà.
1225Ma... E la tale suol passar
 per l’idea dell’umiltà,
 pel ritratto d’onestà
 ma...» ed il bene che si ha detto
 tutto in fumo se ne va.
 
1230   Dico anch’io: «Vi voglio bene,
 ho per voi della pietà
 ma...» Il mio ma cosa vuol dire?
 Qualchedun vel spiegherà.
 
 SCENA VI
 
 FABRIZIO solo
 
 Fabrizio
 Senza che me lo spieghi
1235l’ho capita da me. Vuol dire: «Io v’amo
 ma sono una fraschetta»;
 vuol dir quella civetta:
 «Ho promesso, egli è ver, ma cangio tuono,
 non vi vorrei mancar ma donna io sono».
 
1240   È l’amore un certo mare
 che si pena a navigar
 dove spesso a naufragare
 è costretto il marinar.
 
    L’incostanza delle belle
1245suscitar fa le procelle;
 della femina l’orgoglio
 è l’arena ed è lo scoglio
 che fa l’uom precipitar.
 
    E credendo entrar in porto
1250si ritrova in alto mar.
 
 SCENA VII
 
 Sala.
 
 BELTRAME e BERNARDINO, poi PASQUINA
 
 Beltrame
 Oh caro! Oh benedetto.
 Evviva il mio dottore. La contessa
 or or ritorna qui
 e le nozze si fanno in questo dì.
 Bernardino
1255Vedete signor padre?
 Finsi colla Rosina,
 sol per ingelosir la contessina.
 Beltrame
 Bravo, bravo davvero. Oh benedetti
 i denari che ho speso!
1260Oh caro il mio dottore,
 eccoti un bacio e te lo do di cuore.
 Pasquina
 Ehi, l’avete saputo? (A Beltrame con allegria)
 Beltrame
 Di che?
 Pasquina
                  Di Bernardino.
 Beltrame
 Del signor Bernardino.
1265Avvezzati anche tu.
 Acciò impari da noi la servitù.
 Pasquina
 È ver, me ne scordai.
 Bernardino
                                         Cosa volete
 raccontare di me? (A Pasquina)
 Pasquina
                                     Lo sa che avete
 da sposar la contessa? (A Bernardino)
 Beltrame
                                            Sì lo so.
 Pasquina
1270Che bel piacer!
 Beltrame
                               Che bel contento avrò!
 Bernardino
 Eccola per l’appunto.
 Pasquina
 Eccola la signora.
 Beltrame
 Vo con rispetto ad incontrar mia nuora. (S’avvia verso la scena)
 
 SCENA VIII
 
 La CONTESSA, don ALBERTO e detti
 
 la Contessa
 Perdonate signori
1275s’io vengo in compagnia.
 Beltrame
 Anzi mi fa piacere
 il signor cancelliere,
 ei formerà il contratto.
 Quello che s’ha da far faciamlo a un tratto.
 Bernardino
1280Subito, da seder.
 Pasquina
                                  Sedete qui
 cara la mia cognata.
 la Contessa
 Cognatina gentil bene obbligata.
 Beltrame
 Qua lei signor dottore,
 presso della sua sposa.
1285Qua il signor cancelliere,
 la Pasquina, qua io.
 Ma che piacer, ma che piacere è il mio!
 la Contessa
 (Ecco Fabrizio, ecco Rosina affé,
 della commedia il fin lungi non è).
 
 SCENA IX
 
 FABRIZIO e ROSINA
 
 Fabrizio
1290Perdonate di grazia...
 Beltrame
                                          E che volete?
 Pasquina
 Ve ne potete andare.
 Bernardino
 (Ah Rosina mi vuol perseguitare).
 Rosina
 Noi non siam qui venuti
 le nozze a disturbar di lor signori.
1295Godino pur dei fortunati amori.
 Fabrizio
 Anzi se si contentano
 nel loro matrimonio
 posso servire anch’io di testimonio.
 Beltrame
 (Non facciamo rumori,
1300tacete e soportate). (A Bernardino)
 Se volete restar dunque restate. (A Fabrizio e Rosina)
 Rosina
 (Chi principia di noi). (Piano a Fabrizio)
 Fabrizio
 (Meglio sarà che principiate voi). (Piano a Rosina)
 Rosina
 Ascoltate signori,
1305vi son certi rumori
 sparsi per tutto il borgo
 che sia il signor dottore
 dottorato non già ma un impostore.
 Beltrame
 Ah lingue scellerate!
1310Subito immantinente
 va’ a prendere il diploma;
 che si mandi per tutto,
 alle case, ai ridotti, alle botteghe
 l’autentica legal del dottorato.
 Bernardino
1315Ancor non mi hanno dato
 il privileggio mio, perché vi mancano
 i rottondi sigilli e le coperte
 e l’arma nostra ricamata in oro.
 Beltrame
 L’arma, l’oro, i sigilli! Oh che tesoro!
 Fabrizio
1320Ma intanto per il borgo
 di lui si parla male.
 Beltrame
 Cosa sapete voi signor speziale?
 la Contessa
 Se alcuno ha qualche dubbio,
 se del signor dottore
1325il ver brama sapere,
 il signor cancelliere,
 ch’è andato e ritornato
 oggi dalla città,
 è informato di tutto e lo dirà.
 Bernardino
1330Non occor che s’incomodi. (A don Alberto)
 Beltrame
 Eh lasciamolo dire. (A Bernardino)
 Cosa sapete voi? (A don Alberto)
 don Alberto
                                  Portata ho meco
 la copia del diploma autenticata,
 eccola qui firmata. (Mostra un foglio a Beltrame)
1335Mirate i testimoni
 e il segno notariale.
 Beltrame
 Cosa direte voi signor speziale?
 Bernardino
 (Che diavolo sarà?)
 Beltrame
 Via legetela un po’ già che siam qui.
 don Alberto
1340Ascoltatela ben, dice così:
 «Noi qui a piè sottoscritti,
 per onor, per decoro
 del dottorale nobile ornamento,
 fede facciam con nostro giuramento
1345che Bernardin dal borgo
 non fu mai laureato,
 che i quatrini ha mangiato
 al pover genitore,
 non fu, non è né sarà mai dottore».
 Beltrame
1350Bernardino!
 Bernardino
                          Dirò la verità.
 Son dottore benissimo
 rispetto al mio saper; mancami solo
 la solita funzion. Se voi volete
 replicare il danaro un dì sborsato,
1355torno subitamente addottorato.
 Beltrame
 Ah cane! Ah manigoldo! In tal maniera
 assassini tuo padre? Io io senz’altro
 vo’ addottorarti indegno
 con un pezzo di legno. Ah disgraziato,
1360per il tuo gran sapere
 tu tornasti un sommaro ed io un messere.
 Pasquina
 Povera me! M’ha colto
 un fulmine improviso.
 Non ho cuor di mirar nessuno in viso. (Parte)
 la Contessa
1365Serva signor dottore,
 ella ha speso assai bene i suoi denari.
 Imparate a mentir con le mie pari. (Parte)
 don Alberto
 Imparate a usurpar con tal dispregio
 del degno alloro il venerabil fregio. (Parte)
 Fabrizio
1370Signor se tal rimprovero
 vi causa indigestione
 anderò a prepararvi una pozione. (Parte)
 
 SCENA X
 
 BERNARDINO e ROSINA
 
 Bernardino
 (Povero Bernardin! Son disperato). (Da sé)
 Rosina
 (Mi voglio vendicar di questo ingrato).
 Bernardino
 
1375   Ah Rosina io son perduto
 e di me cosa sarà?
 A voi sola chiedo aiuto,
 spero sol da voi pietà.
 
 Rosina
 
    Dice a me signor dottore?
1380Non lo credo in verità,
 avvilir non deve il cuore
 un signor di qualità.
 
 Bernardino
 
    Gioia mia chiedo perdono.
 
 Rosina
 
 No, sì stolida non sono.
 
 a due
 
1385Che tormento che mi sento!
 Che martello amor mi dà.
 
 Bernardino
 
    Rosina bella, eccomi qui.
 
 Rosina
 
 Ah se credessi... direi di sì.
 
 Bernardino
 
    Se mi volete,
1390vostro son io.
 
 Rosina
 
 Vi sdegnerete
 dell’amor mio.
 
 Bernardino
 
    No mio tesoro,
 che per voi moro.
 
 Rosina
 
1395Ah traditore
 mi rubbi il cuor.
 
 a due
 
    Queste son glorie,
 son le vittorie
 del dio d’amor.
 
 Bernardino
 
1400   Dammi la mano o cara.
 
 Rosina
 
 Son di un dottore indegna.
 
 Bernardino
 
 Dammi la mano o bella.
 
 Rosina
 
 La nobiltà si sdegna.
 
 Bernardino
 
 Non tormentarmi più.
 
 Rosina
 
1405   Un mancator sei tu.
 Meriteresti...
 
 Bernardino
 
                           Il so.
 
 Rosina
 
 M’inganneresti?
 
 Bernardino
 
                                 Ah no.
 
 a due
 
    Quello ch’è stato è stato,
 torni ridente il fato
1410delle mie brame al par
 
    e d’imeneo la face
 renda al mio cor la pace,
 tornisi a giubilar. (Partono)
 
 SCENA XI
 
 BELTRAME con alcuni strumenti rusticali, fermando BERNARDINO e conducendolo per mano
 
 Beltrame
 Qua qua signor dottore,
1415a un uom del suo valore
 la laurea dottoral che gli si aspetta
 è la zappa, il badile e la vanghetta... (Gli presenta tutti questi strumenti rusticali)
 Bernardino
 Oh non v’incomodate.
 Invece della laurea dottorale,
1420ho pigliato l’allor matrimoniale,
 ecco qui la Rosina,
 ella è mia moglie alfin.
 Beltrame
                                            Va’ disgraziato,
 nella birbanteria sei dottorato.
 
 tutti
 
    Il dio degli amori
1425fa presto dottori
 chi studia quel libro
 che fa innamorar.
 
 Fabrizio
 
    Anch’io l’ho studiato
 e mi ho innamorato
1430e vo’, se mi vuole,
 Pasquina sposar.
 
 Pasquina
 
    Per me son contenta
 Fabrizio sposar.
 
 Beltrame
 
    Io torno messere.
1435Io torno fattore.
 Lavori il dottore
 se vuole mangiar.
 
 tutti
 
    Di già l’impostura
 non regna, non dura,
1440che alfine l’inganno
 si suol scorbacchiar.
 
 Fine del dramma